martedì

Extrema Ratio rende omaggio ai caduti a San Benedetto Po



In data 9 novembre 2014 a San Benedetto Po le autorità hanno deciso di svolgere le celebrazioni per il giorno dedicato all'unità nazionale e delle forze armate che ricorre ogni 4 novembre, dando così la possibilità alla popolazione di ricordare questa importante giornata.
Anche noi, a modo nostro, abbiamo deciso di porre i dovuti omaggi a tutti i combattenti affiggendo  a ridosso di ogni lapide e monumento commemorativo del capoluogo di San Benedetto Po e le sue frazioni, un nostro volantino recante l’immagine di un ardito e una frase che riporta un verso de “la canzone del Piave”: il Piave mormorò non passa lo straniero.
Abbiamo appunto scelto questa frase per porre l’attenzione su un odierno paradosso. Infatti la Marina Militare Italiana e parte dell’Esercito Italiano, e cioè quelli che dovrebbero essere gli eredi di quegli eroi che persero la vita per difendere i nostri confini, oggi vengono utilizzati per incentivare e aiutare “gli stranieri” a entrare nel nostro paese.
Il volantino continua poi con la frase “onore ai camerati e combattenti caduti” voluta per omaggiare coloro che con grande spirito italico vollero dimostrare il proprio coraggio e la propria appartenenza. Virtù che oggi non sembrano più appartenere al nostro popolo.
Abbiamo volutamente ricordato sia i combattenti del Piave sia i camerati del secondo conflitto mondiale e della Repubblica Sociale che con lo stesso spirito dei loro padri donarono la loro giovinezza alla Patria.
Alleghiamo ora le immagini dei vari monumenti:


Villa Garibaldi
San Siro

San Siro












Brede














Bardelle











Gorgo


San Benedetto Po
(capoluogo)
Brede
Portiolo

Portiolo




                                                                 

giovedì

Extrema Ratio Mantova ricorda i fratelli Govoni

Il 2 novembre in tutta Italia si celebra la commemorazione dei defunti. Anche noi, non volendo trascurare questa tradizione, abbiamo deciso di porre omaggio a una delle vicende più drammatiche della seconda guerra mondiale.
Così una nostra delegazione si è recata nel cimitero di Pieve di Cento, nella provincia di Bologna, per onorare i sette fratelli Govoni barbaramente uccisi da vili partigiani.


                                                                                Tutto ebbe inizio l'11 maggio 1945, quando dei partigiani della Brigata garibaldina "Paolo" fecero irruzione nella casa dei Govoni e catturarono 7 degli 8  fratelli: Dino, Marino, Emo, Giuseppe, Augusto e Primo, tutti contadini o falegnami.Non risparmiarono nemmeno la ventenne Ida: la sequestrarono mentre allattava la figlia. 
Soltanto Dino e Marino militarono nella R.S.I.. Il primo come legionario e il secondo come brigadiere della Gnr e nessuno dei due fu imputabile di atti criminosi.


Una volta prelevati, i sette fratelli vennero condotti in un podere nel vicino Argelato. 
Dapprima alla spicciolata, poi sempre più numerosi arrivarono altri comunisti alla casa colonica di Emilio Grazia. Per ore nello stanzone dove erano rinchiusi tutti i prigionieri subirono un bestiale linciaggio:pugni, calci e colpi di bastone.Furono seviziati, e coloro che non morirono per le torture furono strangolati. Nessuna delle vittime morì per arma da fuoco.
I beni trovati in possesso degli uccisi, come accertato dalla magistratura, furono spartiti tra i partigiani
I corpi furono poi sepolti poco distante in una fossa anticarro. La ferrea legge dell'omertà dei partigiani comunisti impedì che si potessero conoscere i nomi delle decine di persone che seviziarono i fratelli Govoni. Dopo molti anni dai fatti, quando furono scoperti i corpi, si accertò che quasi tutte le ossa degli uccisi presentavano fratture ed incrinature.


Una volta arrivati al cimitero della piccola cittadina abbiamo collocato 7 rose a rappresentare le 7 giovani vite recise dall'odio partigiano. Fieri del lavoro fatto alleghiamo le foto della giornata .
                                                  



E NOI SIAMO ANCORA QUI PER RICORDARE
E NOI SIAMO ANCORA QUI PER CHI VUOL DIMENTICARE
PER MILLE E MILLE ANNI!

mercoledì

Oggi, 8 ottobre 2014 alcuni militanti di Extrema Ratio Mantova, da sempre impegnati nel sociale, si sono offerti, tramite il Comune di Moglia, di restituire dignità al paesaggio ridipingendo le piccole strutture adibite a impianti elettrici imbrattate.
Si ringrazia il Comune per aver dato la possibilità di assecondare la volontà dei militanti di contribuire al decoro di Moglia fornendo i mezzi  necessari per poter svolgere le operazione di pulizia delle pareti.


lunedì

Come degna conclusione di un mese di impegni e di raccolta, sabato 4 ottobre, noi di Extrema Ratio ci siamo recati presso il Rifugio del Cane di Mantova per devolvere il materiale raccolto.
Giunti sul luogo siamo stati gentilmente accolti dai volontari del canile che, piacevolmente sorpresi dalla quantità di beni raccolti, ci hanno illustrato la situazione del canile e della nuova ala che presto dovrebbe essere inaugurata.
Come richiestoci dal canile i beni raccolti erano esclusivamente cibo (scatolette a lunga scadenza,croccantini ecc.) e coperte destinaste a confortare i cani dal gelido inverno.
Essendo solo il secondo anno della nostra iniziativa siamo rimasti stupiti dall’elevato quantitativo di materiale raccolto.
Ricordiamo inoltre che tutti i beni raccolti non derivano da sponsorizzazioni ma sono il frutto della bontà dei singoli cittadini.
Dopo aver scaricato il materiale i volontari ci hanno fatto fare una visita all’intera struttura. Conclusosi il giro e salutati i vari cani ospiti del canile, ci siamo ripromessi con il personale di ripetere anche l’anno prossimo l’iniziativa.
Fieri del lavoro fatto ringraziamo i numerosi esercizi che son  stati ben disposti a pubblicizzare e a  raccogliere il materiale; ringraziamo tutti quelli che hanno collaborato con noi per la buona riuscita del progetto e tutti i cittadini mantovani e non che hanno devoluto per una nobile causa.

Alleghiamo ora qui di seguito le foto della splendida giornata:

















In data 6 settembre una delegazione di Extrema Ratio Mantova ha presenziato alla conferenza promossa e organizzata dall'associazione Lealtà-Azione di Milano. La conferenza, che aveva come soggetto il romanzo storico, vedeva illustri membri della realtà intelletuale non conforme come il saggista Gabriele Adinolfi e Cesare Ferri, quest'ultimo tristemente famoso per le calugnanti accuse di partecipazione alla strage di piazza ella Loggia. Durante la conferenza, i due autori hanno raccontato attraverso le proprie esperienze personali i propri romanzi dando un tangibile esempio di come una fede come la nostra, se sentita propria, può superare le vicissitudini e le ingiuste accuse di uno stato timorato e maligno.
Ecco alcune immagini della conferenza:

Perchè dobbiamo opporci all'immigrazione di massa?

Non possiamo ignorare una delle piaghe più attuali del nostro paese. Un fenomeno che, impoverendo tutti, crea concorrenza sleale e oltretutto mina lo sviluppo dei paesi del terzo mondo, Africa in particolare. Il nostro paese sta avendo un'emorragia all'apparenza inarrestabile di posti di lavoro e a pagarne il conto sono in primis i giovani, con una disoccupazione - giovanile - superiore al 53%. 
Con questa situazione troviamo gente, in parlamento così come nella vita comune, favorevole a una vera e propria invasione mascherata da migrazione naturale. Dico invasione perché centinaia di sbarchi clandestini ogni giorno, illegali ma allo stesso tempo tollerati, non può essere altro che un'invasione voluta anche evidentemente della classe politica al potere. 
Da questo fenomeno di immigrazione (clandestina e non) di massa, a perderci sono i nostri giovani in cerca di lavoro ma anche, paradossalmente, gli stessi migranti in cerca di un futuro migliore (che non troveranno perché non c'è) nel nostro paese, che, se lavorano vengono sfruttati quasi come schiavi. Tutto questo contribuisce a creare una concorrenza sleale a danni di cittadini che, giustamente, lavorando chiedono in cambio una vita dignitosa e una paga adeguata. Sfatiamo le due più ridicole giustificazioni usate da chi è favorevole all'immigrazione.   Innanzitutto, non ci sono, come dicono loro, "lavori che gli italiani non vogliono più fare", bensì paghe che giustamente non possono accettare. Un italiano non accetterebbe - e ci mancherebbe altro - di lavorare duramente per ricevere paghe misere e oltretutto senza diritti, facendo la felicità di quello che sembra più uno schiavista che un datore di lavoro.   
Un'altra usata è che "anche gli italiani sono stati migranti", ma a differenza dei migranti di oggi, gli italiani ed europei migravano, a testa bassa, se il paese di destinazione lo richiedeva. Lo stesso governo americano nel secolo scorso era a favore dell'immigrazione, ma strettamente controllata ed accettava quasi solo migranti europei (razzismo o buon senso?). Per giunta quei migranti non venivano ospitati e mantenuti dallo stato come quelli di "mare nostrum", più lorum che nostrum.   Potrei andare avanti ancora ma mi fermo qui perché smentire queste due, che sono le più usate, è sufficiente. Parliamo ora delle conseguenze di questa sempre più evidente diversità culturale e razziale che l'immigrazione volutamente incontrollata sta creando. La diversità razziale, come possiamo vedere dalla storia, è sempre stata la scintilla della maggior parte dei conflitti. Pensiamo alla Jugoslavia, in cui la diversità, seppur tra popoli simili, scatenò una guerra decennale. 
Pensiamo al Sudafrica - la "nazione arcobaleno" - in cui ogni etnia vuole vivere coi propri simili in determinate aree geografiche. Pensiamo alla "culla della democrazia" (per modo di dire), gli Stati Uniti, in cui in molte metropoli soffrono dei conflitti tra gangs, sempre su base razziale (bianchi, neri, latinos). Nessuno ha mai desiderato la società multietnica (ad eccezione di chi non la vive e ce la vuole imporre), perché l'uomo per sua natura, in quanto animale, desidera vivere coi propri simili, e ha il diritto di farlo. La sola cosa capace di tenere unita una società multiconfessionale (non dico neppure multietnica) è, come abbiamo potuto vedere da alcuni casi mediorientali come la Siria degli Assad o l'Iraq di Saddam, la figura di un capo carismatico capace di unire la nazione, ma noi al momento ne siamo sprovvisti. Ci si potrebbe anche dilungare parlando della sovrappopolazione di questo paese che di tutto ha bisogno meno che di altri immigrati, per giunta di una cultura così diversa e incompatibile con la nostra, europea.

Noi pensiamo che ogni paese e ogni continente  abbia la propria cultura, la propria religione e la propria storia socio-economica. Come in Europa dopo l'editto di Costantino la religione che si affermò fu il cristianesimo; anche negli altri paesi troviamo religioni differenti. Così,ad esempio, nei paesi arabi troviamo l' islam. Partendo da questo principio pensiamo che un rimescolamento delle popolazioni mondiali possa comportare un pericolo per il benessere e il diffondersi delle religioni. Così ci troviamo ad ospitare in Italia gente delle più disparate religioni che alla prima occasione si arruolano nella propria Jihad, esprimendo il loro unico desiderio- così come appurato poco tempo fa dal caso del soldato Foley- di uccidere e sottomettere le popolazioni occidentali.
Per questi motivi ci opponiamo vivamente all'immigrazione selvaggia e ai conseguenti effetti collaterali,che fanno  solo piacere ai bigotti e ai borghesi che controllano la società da alti palazzi governativi. Per dare prova che non solo noi la pensiamo cosi postiamo una vecchia intervista al campione di pugilato Cassius Marcellus Clay (ricordiamo che dopo essersi convertito all'islam cambiò nome in Muhammad Ali) in cui egli stesso prova contrarietà nello mischiare tra loro i popoli e razze.

domenica

Nuovo volantino per l'iniziativa della raccolta cibo per il canile. Alleghiamo anche il nuovo numero di telefono di Extrema Ratio per qualsiasi informazione e per accordarsi sulla raccolta :3491915774

venerdì


Anche quest'anno l'associazione culturale Extrema Ratio organizza la raccolta materiale da devolvere al canile comunale di Mantova. Sono ben accetti alimenti per cani, come scatolette o croccantini, e coperte che diventeranno il giaciglio invernale dei nostri amici a 4 zampe. La raccolta durerà tutto il mese di Settembre. Se volete partecipare alla nobile causa potete contattarci con la mail  extremaratio.mantova@gmail.com e verrete ricontattati per accordarci, oppure potete lasciare il materiale nei diversi negozi dove troverete dei contenitori con il nostro logo e il nostro volantino. Sono da evitare giochi e soldi come raccomandatoci dal canile. Come per tutte le nostre azione non c'è alcun scopo di lucro. 

lunedì

ANCHE SE TUTTI DIMENTICANO..NOI NO !!

Nella nottata di Sabato 8 Marzo abbiamo affisso in alcuni paesi della bassa mantovana alcuni manifesti raffiguranti i due marò ( in allegato il contenuto ) famosi per le controverse vicessitudini della giustizia indiana , che nonostante i due anni circa passati nelle galere del paese asiatico sono ancora in balia della magistratura indiana . Mentre noi ricordiamo a tutti ( dal singolo cittadino fino al più importante dei politicanti di regime ) che sarebbe veramente ora di riportarli a casa.


martedì

EXTREMA RATIO RICORDA !!!

Anche quest'anno noi di Extrema Ratio abbiamo voluto ricordare l'immonda strage delle foibe e dell'esilio delle popolazioni istriane e dalmate, vicende da sempre relegate in secondo piano dai media e dagli storici (di parte). Questa strage rimane in gran parte oscura ma vivido ne è il ricordo di chi come noi non sa nascondere la vergogna sotto un tappeto di silenzio. La nostra personale commemorazione si è svolta nella serata di domenica 9 Febbraio ponendo un mazzo di fiori in corrispondenza della targa commemorativa in piazza " Martiri delle foibe e profughi Istriani e Dalmati" a Mantova , e culminando con il consueto ma solenne minuto di silenzio.

Nella giornata seguente , ovvero il 10 Febbraio ci siamo impegnati nel risvegliare le coscienze comuni  dei cittadini che popolano la bassa mantovana con alcuni volantinaggi ,


distribuendo questo volantino in allegato , che era già stato distribuito l'anno scorso davanti alle scuole virgiliane nella medesima giornata.