domenica

ER scrive ai mantovani riguardo la sicurezza

A Mantova gli episodi di delinquenza sono sempre più frequenti per questo abbiamo sentito la necessità di scrivere due lettere ai giornali locali . Per far capire alla popolazione mantovana che tutto questo non è un caso ma la diretta conseguenza dell'immigrazione incontrollata, del buonismo diffuso e dall'inefficienza delle non-soluzioni che le amministrazioni adottano. 
Le lettere sono sufficientemente chiare da non aver bisogno di ulteriori spiegazioni, chi vuol intendere intenda... se poi fossero anche i soggetti che ricoprono i ruoli amministrativi del capoluogo virgiliano sarebbe ancora meglio.
Ringraziamo La Voce di Mantova e La Gazzetta di Mantova per averci concesso questi spazi. 




Basta con l'aiuto ai finti profughi !! Aiutiamo gli italiani bisognosi !

Come si può apprendere dai giornali locali il 31 dicembre sono scadute le convenzioni che permettevano ai finti profughi di vivere sulle nostre spalle.
Ma l’ultimo governo per non commettere la scelta impopolare di dargli il benservito ha prorogato ulteriormente la permanenza di questi soggetti fino alla prossime elezioni (continuando ad erogare denaro pubblico in questa maniera). A Mantova è stata attuata la stessa politica ipocrita a scapito dei mantovani che hanno davvero bisogno, come anziani in difficoltà o padri di famiglia senza un lavoro.
La vera assurdità è che molti assessori, consiglieri, associazioni (e chi più ne ha più ne metta) hanno fatto mille appelli in favore di questi "profughi" (in realtà sappiamo tutti che le guerre nel nord Africa sono finite e adesso ci sono dei paesi da ricostruire che hanno bisogno di questi baldi giovani).
Questi appelli sono stati prontamente accolti e infatti (come si può leggere qui) sono stati trovati posti di lavoro per alcuni di loro (quindi oltre al danno anche la beffa per i mantovani disoccupati).
L'associazione Extrema Ratio con un volantino (dal forte contenuto) chiede che si smetta con questo assistenzialismo immotivato e con queste politiche perbeniste in cui al primo posto c'è l'immigrato (magari clandestino) e l'italiano non viene nemmeno considerato.