venerdì

Il 25 Aprile celebrato da Extrema Ratio

In alto la corona deposta dal comune, sotto, la nostra
La nostra associazione, si sa, ha sempre agito in modo non conforme alle logiche omologate che ormai si sono consolidate in tutti gli ambiti sociali. Per questo, Extrema Ratio ha voluto celebrare il 25 Aprile a modo suo, ricordando dunque, coloro che in questo giorno vengono dimenticati. Abbiamo deciso infatti di andare su quel piccolo ma significativo parchetto situato sul lungolago Mincio, a fianco del Castello di San Giorgio inaugurato e dedicato pochi giorni fa dal Comune di Mantova ai martiri delle foibe. E' stato così che una ventina di persone ha posto una corona d'alloro commemorativa sull'intestazione del parco osservando un profondo minuto di silenzio per questa tragedia Italiana taciuta e fatta passare in sordina per troppo tempo. Aneddoto che fa piacere è stata la solidarietà della fiorista dalla quale abbiamo acquistato la corona d'alloro che, dopo aver saputo per quale occasione veniva utilizzata, si è rivelata come profuga istriana ed ha decio di omaggiarci della corona dando semplicemente una somma simbolica. Per ogni situazione in cui avverranno ingiustizie, soprusi e nefandezze dimenticate o peggio nascoste Extrema Ratio avrà sempre un occhio di riguardo.

lunedì

Risposta al comitato Antifascista e Antirazzista

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Sinceramente ho sempre pensato che il primo articolo riguardante la nostra associazione fosse un elogio o comunque una diffusione di notizie riguardo le nostre azioni sulle tematiche sociali. Evidentemente mi sbagliavo,il primo articolo che parla di noi viene scritto dal "comitato antirazzista e anti fascista" che ci cita come agglomerato di malvagi neo fascisti.

Ecco una parte della nostra risposta pubblicata sullo stesso quotidiano il giorno seguente:
"La prima cosa che vorrei far osservare è come in nome della libertà e della democrazia si voglia negare ad associazioni o partiti la possibilità di organizzare conferenze e dibattiti eliminando così le tematiche scomode col bavaglio della censura."

segue poi un invito ad acculturarsi al posto di starnazzare slogan antiquati e vedere spettri di fascismo ovunque. Il motivo per cui scrivo però è da trovare nelle ultime righe delle loro dichiarazioni, dove viene dichiarato che il 21 di Aprile sarebbero andati a imbiancare le scritte riportanti "slogan fascisti". Sempre nella nostra risposta avevamo scritto anche
"Per concludere vorrei capire se la loro intenzione di imbrattare i muri già imbrattati di Mantova verrà (o è stata) autorizzata dal comune che tanto criticano e se, in caso non fosse così, verranno sanzionati dalle autorità. Mi chiedo anche se questa azione è motivata dal nobile spirito di ripulire la città o se verranno cancellate solo le scritte che non gli piacciono, tanto per fare un esempio vorrei capire se tutte le scritte "No Tav" o quelle inneggianti alla rivoluzione proletaria  che imbrattano città e dirtorni verranno anch'esse cancellate oppure no."

Come volevasi dimostrare avevamo visto giusto, ovvero, questi individui non solo hanno cancellato solo le scritte che non erano di loro gradimento ma hanno lasciato il restante intatto. Riteniamo un azione del genere ridicola, non solo per il fatto che giustifica apertamente le scritte sui muri di una determinata parte politica ma è evidentemente ipocrita in quanto viene sbandierata come un'azione di grande correttezza morale e civica.
L'azione in sè sarebbe stata lodevole, non c'è dubbio, ma se fosse stata fatta in modo SERIO e indipendente. Ad ogni modo siamo certi che questi signori non avranno problemi nemmeno il 25 Aprile quando violeranno apertamente il divieto del Comune di presentarsi in Piazza Mantegna e finiranno il fiato a forza di cori sessantottini, daltronde, se dovessero venire sanzionati probabilmente anche il Comune verrebbe tacciato di fascismo.

Ecco le foto che confermano quanto detto:


la prima scritta recita "noi siamo con le montagne no tav" e ha a lato una parte di muro completamente imbiancata mentre la seconda, troppo lunga da riprendere in toto recita "monti ci toglierà pure la sanità, mer*e" anche questa scritta però "stranamente" è rimasta intatta mentre tutto ciò che era a lato è stato imbiancato.

Speriamo che le prossime critiche verso la nostra associazione arrivino da persone meno ridicole, che riguardino azioni da noi compiute e che siano motivate sensatamente.

Video interviste sulla zona stazione Mantova

Si sente spesso parlare della questione sicurezza in via Bettinelli a Mantova, ovvero la via della stazione dei treni. I giornali di norma parlano solo dei casi più eclatanti (accoltellamenti, furti, ecc) ma noi volevamo capire com'è la situazione anche durante gli altri giorni. Ovviamente per scoprirlo il metodo migliore è chiedere chi la zona la vive di persona perchè ci lavora, vive o passa quotidianamente per andare a scuola o al lavoro (ricordiamoci che la funzione principale della stazione sono i treni e non lo spaccio di droga).
Ecco ciò che ne è emerso: